L’associazione Rosuvastatina ed Ezetimibe agisce su due importanti fattori di rischio cardiovascolare


L’associazione tra Rosuvastatina ( Crestor ) 40mg ed Ezetimibe ( Ezetrol / Zetia ) 10mg ha dimostrato una riduzione del 46% nei livelli di proteina C reattiva ( CRP ), un marker di infiammazione ed un fattore di rischio per la malattia cardiovascolare nei pazienti ad alto rischio.

I nuovi dati dello studio EXPLORER ( Examination of Potential Lipid modifying effects Of Rosuvastatin in combination with Ezetimibe versus Rosuvastatin alone ) hanno dimostrato che l’associazione Rosuvastatina ed Ezetimibe permette, nell’arco di 6 settimane di trattamento, al 58% dei pazienti, di raggiungere gli obiettivi prefissati per il colesterolo LDL e per la proteina C-reattiva.

Secondo Christie Ballantyne, direttore del Center for Cardiovascular Disease Prevention al Methodist DeBakey Heart Center a Houston, negli Stati Uniti, il nuovo obiettivo della terapia finalizzata alla riduzione del rischio cardiovascolare è quello di ridurre sia il colesterolo LDL che la proteina C-reattiva.
Lo studio EXPLORER ha mostrato che associando l’Ezetimibe alla Rosuvastatina è possibile agire su entrambi i fattori di rischio cardiovascolare.

In precedenza, lo studio PROVE IT-TIMI 22 ( N Engl J Med, 2005 ) avava mostrato limitati successi nel raggiungere il duplice obiettivo di riduzione del colesterolo LDL e drlla proteina C-reattiva, particolarmente per i pazienti ad alto rischio, con livelli target CRP < 2mg/l e colesterolo LDL < 100mg/dl oppure < 70mg/dl, in base alla categoria di rischio. ( Xagena_2006 )

Fonte: World Congress of Cardiology, 2006




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