La Rosuvastatina è risultata più efficace dell’Atorvastatina nei pazienti con ipercolesterolemia e ad alto rischio


Lo studio POLARIS ( Prospective Optimisation of Lipids by Atorvastatin or Rosuvastatin Investigated in high risk Subjects ) ha valutato l’efficacia e la sicurezza della Rosuvastatina ( Crestor ) 40 mg/die, rispetto all’Atorvastatina ( Lipitor, Torvast ) 80 mg/die nei pazienti con ipercolesterolemia e ad alto rischio.

I pazienti ( n=871 ) sono stati assegnati in modo casuale alle due statine, e trattati per 26 settimane.

L’endpoint primario era rappresentato dal cambiamento percentuale nei livelli di colesterolo LDL ad 8 settimane.
Gli endpoint secondari comprendevano invece la sicurezza e la tollerabilità dei due farmaci ipolipemizzanti, il raggiungimento del colesterolo LDL target, i cambiamenti degli altri lipidi e lipoproteine a 8 e 26 settimane.

All’8.a settimana, i livelli medi di colesterolo LDL sono risultati maggiormente ridotti dalla Rosuvastatina 40 mg, rispetto all’Atorvastatina 80 mg ( -56% versus -52%; p < 0.001 ).

La proporzione dei pazienti che hanno raggiunto l’obiettivo di NCEP ATP III per il colesterolo LDL ad 8 settimane, era significativamente più alta nel gruppo Rosuvastatina 40 mg ( 80% versus 72%; p < 0.01 ).

Differenze significative nei cambiamenti dei livelli di colesterolo HDL dal basale ( +9.6% versus +4.4% ) e dell’apolipoproteina A-I ( Apo A-I ) ( +4.2 versus –0.5 ) sono state osservate nel gruppo Rosuvastatina, ma non in quello Atorvastatina ( tutti p < 0.05 ).

Entrambi i trattamenti sono risultati ben tollerati.

I dati dello studio hanno evidenziato che il trattamento con Rosuvastatina 40 mg/die produce un abbassamento dei livelli di colesterolo LDL maggiore rispetto all’Atorvastatina 80 mg/die, permettendo in tal modo ad un maggior numero di pazienti di raggiungere gli obiettivi di colesterolo LDL secondo le lineeguide. ( Xagena_2007 )

Leiter LA et al, Atherosclerosis 2007; Epub ahead of print



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XagenaFarmaci_2007