Studio METEOR: la Rosuvastatina rallenta la progressione dell’aterosclerosi nei pazienti a basso rischio di malattia cronica


Lo studio METEOR ha mostrato per la prima volta che una statina, Rosuvastatina ( Crestor ), esercita un effetto positivo sull’aterosclerosi nei pazienti con segni precoci di malattia carotidea e a basso rischio di malattia coronarica.

I dati hanno dimostrato che l’assunzione di Rosuvastatina al dosaggio di 40 mg nei pazienti con livelli di colesterolo LDL moderatamente alti ( in media 154 mg/dl ) e senza diagnosi di aterosclerosi ha prodotto una riduzione di 0.0014 mm/anno nello spessore massimo dell’intima-media della carotide, rispetto ad un aumento di 0.0131 mm/anno per i soggetti trattati con placebo ( p < 0.0001 ).

La Rosuvastatina 40mg è risultata ben tollerata nel corso della durata dello studio ( 2 anni ).

Un’analisi post hoc che ha valutato i dati congiunti di studi clinici prospettici, tra cui ASTEROID, ha mostrato che la riduzione del colesterolo LDL e l’aumento di più del 7.5% del colesterolo HDL hanno un effetto benefico sul processo aterosclerotico.

Nello studio METEOR, la Rosuvastatina ha prodotto una riduzione del 48.8% del colesterolo LDL ed un aumento dell’8% del colesterolo HDL ( entrambi p < 0.0001 rispetto al placebo ).

Lo studio METEOR ( Measuring Effects on intima media Thickness: an Evaluation of Rosuvastatin ) ha coinvolto 984 pazienti asintomatici con ipercolesterolemia e con un basso rischio di malattia coronarica ( rischio di Framingham a 10 anni, 1.10% ) ed evidenza di una malattia aterosclerotica subclinica con uno spessore massimo dell’intima media, maggiore di 1.2 e minore di 3.5mm. ( Xagena_2007 )

Fonte: American College of Cardiology Meeting, 2007



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