Studio CHICAGO: il Pioglitazone rallenta la progressione del restringimento arterioso a livello carotideo


Lo studio CHICAGO ( Carotid Intima-Media Thickness in Atherosclerosis Using Pioglitazone ) ha confrontato gli effetti dei farmaci per il trattamento del diabete di tipo 2 sulla progressione del restringimento arterioso.

I 2 farmaci sono il Pioglitazone ( Actos ), un tiazolidinedione, ed una sulfonilurea, Glimepiride ( Amaryl / Solosa ).

Hanno preso parte allo studio 462 pazienti con diabete di tipo 2, di età compresa tra 45 ed 85 anni, dell’area di Chicago che sono stati assegnati in modo casuale a ricevere una di 3 dosi di Pioglitazone o di Glimepiride.

Dopo 18 mesi, i Ricercatori hanno misurato i cambiamenti assoluti che si sono presentati nello spessore dell’intima-media carotidea.

Il Pioglitazone ha mostrato di rallentare la progressione dello spessore dell’intima-media carotidea rispetto alla Glimepiride.

Il Pioglitazone è strutturalmente simile al Troglitazone, che era associato ad epatotossicità e che è stato ritirato dal commercio.
Sebbene nessun dato abbia indicato che il Pioglitazone possegga lo stesso rischio, i pazienti dovrebbero sottoporsi a visita di funzionalità epatica prima di iniziare il trattamento con Pioglitazone.

I tiazolidinedioni, detti anche glitazoni, sono anche associati al rischio di ritenzione idrica che può causare o peggiorare lo scompenso cardiaco.

Nello studio CHICAGO, 1 paziente trattato con Pioglitazone è stato ospedalizzato per insufficienza cardiaca che si è risolta con l’interruzione del farmaco.
Sono stati riportati 10 eventi cardiovascolari nel braccio Glimepiride e 4 nel braccio Pioglitazone. ( Xagena_2006 )

Fonte: American Heart Association ( AHA ) - Scientific Sessions, 2006




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