La sicurezza della Rosuvastatina, un’analisi post-marketing


Le statine rappresentano i farmaci di scelta nel trattamento della dislipidemia per la prevenzione primaria e secondaria della malattia cardiovascolare.

Questi farmaci sono ampiamente impiegati e presentano un buon profilo di sicurezza.
Nei soli Stati Uniti sono quasi 20 milioni le persone che assumono le statine.

La Rosuvastatina ( Crestor ) è la più recente statina ad essere stata approvata nel trattamento della dislipidemia.

La Rosuvastatina ha una lunga emivita ( 18-24 ore ) simile a quella dell'Atorvastatina, ed idrofilicità comparabile a quella della Pravastatina.

La Rosuvastatina presenta il vantaggio, rispetto alle altre statine, di subire solo una minima metabolizzazione epatica, con scarse interazioni a livello del citocromo P450.

La scarsa metabolizzazione ad opera del citocromo P450 permette l'associazione della Rosuvastatina a farmaci che inibiscono il citocromo P450 3A4.

L'efficacia della Rosuvastatina è superiore alle altre statine.
Rispetto all'Atorvastatina, la Rosuvastatina permette di abbassare il colesterolo LDL di un ulteriore 8%.
La Rosuvastatina aumenta anche il colesterolo HDL.

Recentemente l’FDA, l’Agenzia per il Controllo dei Farmaci USA, ha confermato i benefici potenziali delle statine, inclusa la Rosuvastatina, quando assunte nelle modalità approvate e nel trattamento degli elevati livelli di colesterolo ( ipercolesterolemia ).

Ricercatori della Tufts-New England Medical Center di Boston hanno pubblicato su Circulation una revisione degli eventi avversi associati alla Rosuvastatina, segnalati spontaneamente dai medici statunitensi all’FDA.
Questi dati sono stati comparati con quelli di altre statine.

Da questa analisi è emerso che il rischio di gravi reazioni avverse ( ADR ) con le statine, ed anche con Rosuvastatina, è basso.
Il numero più alto di segnalazioni osservato con Rosuvastatina può essere spiegato anche con il fatto che la Rosuvastatina è entrata in commercio dopo la Cerivastatina, il farmaco della Bayer ritirato dal commercio nel 2001.

Dopo il caso Baycol / Lipobay la sicurezza delle statine è diventata argomento di massima importanza. ( Xagena_2005 )



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