Benefici dal carico di Atorvastatina nei pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo
I pazienti che si sottopongono a intervento coronarico percutaneo ( PCI ), e particolarmente quelli con sindrome coronarica acuta, possono trarre beneficio dal pretrattamento con alto dosaggio di Atorvastatina ( Lipitor / Torvast ).
I Ricercatori dello studio ARMYDA-RECAPTURE hanno arruolato 383 pazienti, affetti da angina stabile o sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento ST, in terapia cronica con una statina.
I pazienti sono stati assegnati a PCI e a ricevere, in modo casuale, una dose di carico di 80 mg di Atorvastatina 12 ore prima e un dosaggio di 40 mg 2 ore prima l’intervento ( n=192 ) oppure placebo ( n=191 ).
L’endpoint dello studio era rappresentato dall’incidenza a 30 giorni di eventi cardiaci avversi maggiori ( MACE ), tra cui la mortalità, l’infarto miocardico o la rivascolarizzazione del vaso bersaglio.
L’endpoint primario è stato raggiunto dal 3.7% dei pazienti nel gruppo Atorvastatina e dal 9.4% nel gruppo placebo ( p=0.037 ).
Un’analisi multivariata ha evidenziato che il reload di Atorvastatina era un predittore di ridotto rischio di MACE a 30 giorni ( odds ratio, OR=0.50 ).
Non è stata riscontrata nessuna differenza nel beneficio, in entrambi i gruppi di trattamento. tra i pazienti che hanno ricevuto uno stent a rilascio di farmaci e quelli a cui è stato impiantato uno stent di metallo nudo.
Un’analisi di regressione logistica nei sottogruppi clinici ha mostrato un beneficio sui MACE a 30 giorni nei pazienti con sindrome coronarica acuta assegnati al trattamento reload con Atorvastatina ( OR=0.18 ). ( Xagena_2009 )
Fonte: Journal of American College of Cardiology, 2009
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XagenaFarmaci_2009