Cardiomiopatia dilatativa idiopatica: il Nebivololo induce un significativo aumento della riserva di flusso


L’alterata riserva di flusso coronarico è un predittore di prognosi non favorevole nei pazienti con cardiomiopatia dilatativa idiopatica.

Il Nebivololo ( Lovibon / Nebilox ) è in grado di ridurre la mortalità e la morbidità nei pazienti con insufficienza cardiaca e disfunzione ventricolare sinistra, tra cui casi di cardiomiopatia dilatativa idiopatica.

Uno studio ha valutato gli effetti del Nebivololo sulla riserva di flusso coronarico nei pazienti con cardiomiopatia dilatativa idiopatica.

La riserva di flusso coronarico è stata misurata in 21 pazienti clinicamente stabili con cardiomiopatia dilatativa idiopatica ( frazione di eiezione media di 35.7 ) al basale e dopo 1 mese di trattamento con Nebivololo.

Dopo 1 mese di terapia, la frequenza cardiaca è risultata significativamente ridotta ( p < 0.001 ).

La pressione sanguigna si è ridotta in modo significativo ( p < 0.001 ).

Il diametro telediastolico ventricolare sinistro ed il volume di eiezione ( gittata sistolica ) non si sono modificati in modo significativo, mentre il diametro telesistolico si è ridotto significativamente ( p < 0.05 ).

Il prodotto frequenza a riposo-pressione è risultato più basso dopo trattamento Nebivololo, ma il cambiamento indotto dal Dipiridamolo non era influenzato dalla terapia.

La terapia con Nebivololo ha ridotto in modo significativo le velocità coronariche a riposo ( p < 0.02 ) ed ha anche prodotto un significativo aumento delle velocità coronariche dopo Dipiridamolo ( p < 0.02 ), con conseguente maggiore riserva di flusso coronarico ( 2.02 versus 2.61; p < 0.001 ).

Il Nebivololo ha indotto un aumento assoluto del 6% della riserva di flusso coronarico nell’80.9% dei pazienti. ( Xagena_2006 )

Erdogan D et al, Heart 2006; 92: 1109-1112




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