Pazienti con alti livelli di proteina C-reattiva e prevenzione primaria degli eventi vascolari
Lo studio JUPITER ( The Justification for the Use of Statins in Primary Prevention: An Intervention Trial Evaluating Rosuvastatin ) è stato il primo studio prospettico su ampia scala che ha preso in esame i benefici della terapia con statine in soggetti con elevati livelli di proteina C-reattiva ad alta sensibilità ( hs-CRP ), ma con livelli di colesterolo LDL da bassi a normali, tali da non rendere necessario il trattamento ipolipidemizzante sulla base delle attuali lineeguida di prevenzione primaria.
Lo studio JUPITER aveva come obiettivo quello di verificare se la Rosuvastatina ( Crestor ) 20 mg/die fosse in grado di ridurre l’incidenza di primo evento cardiovascolare maggiore ( mortalità cardiovascolare, ictus non-fatale, infarto miocardico non-fatale, ospedalizzazione per angina instabile, rivascolarizzazione arteriosa ).
La Rosuvastatina ha ridotto i livelli di colesterolo LDL del 50% e i livelli della proteina hs-CRP del 37%.
Rispetto al placebo, l’endpoint primario combinato è stato ridotto dalla Rosuvastatina del 44% ( p<0.00001 ), e la mortalità totale del 20% ( p=0.02 ).
Lo studio ha confermato la relazione tra il tasso di eventi cardiovascolari maggiori e la proteina C-reattiva ad alta risoluzione e i livelli di colesterolo LDL, raggiunti dopo trattamento con la statina.
Inoltre, lo studio JUPITER è stato il primo grande studio prospettico con l’impiego delle statine, a mostrare benefici riguardo alla riduzione della tromboembolia venosa. ( Xagena_2009 )
Fonseca FA, Izar MC, Expert Rev Cardiovasc Ther 2009;7:1041-1056
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XagenaFarmaci_2009