Pazienti ad alto rischio cardiovascolare con elevati livelli plasmatici di trigliceridi: trattamento con Icosapent etile, un derivato dell' Acido Eicosapentaenoico


Gli studi condotti finora con gli Omega-3 avevano dato esito negativo riguardo agli esiti cardiovascolari. Non è noto se la mancanza di beneficio fosse dovuta alle basse dosi utilizzate o al basso rapporto di Acido Eicosapentaenoico ( EPA ) e Acido Docosaesaenoico ( DHA ).

I risultati dello studio con Icosapent etile non possono essere generalizzati ad altri preparati di Acidi grassi Omega-3, quali integratori alimentari di miscele di Omega-3, che sono variabili, non-regolamentati e non hanno dimostrato efficacia clinica.

I benefici cardiovascolari osservati sembrano essere indipendenti dai valori basali dei trigliceridi e dai valori ottenuti con il trattamento. Questo sta ad indicare che il meccanismo di protezione cardiovascolare non è correlato alla riduzione dei trigliceridi.
Il fatto che le curve di Kaplan-Meier iniziano a divergere tardivamente ( dopo circa 2 anni di trattamento ) indica come l'effetto possa essere indipendente dalla riduzione dei trigliceridi che invece si osserva precocemente.
Attualmente, i meccanismi responsabili non sono noti.

Il trattamento con Icosapent etile è associato a un aumento, anche se non significativo, del tasso di sanguinamenti, che potrebbe indicare una azione antitrombotica dell' Icosapent etile.
Tuttavia, se il meccanismo fosse antipiastrinico / anticoaugulante, sarebbe stato riscontrato un tasso più elevato di emorragie maggiori che invece non è stato osservato.

E' possibile che l'effetto di stabilizzazione delle membrane possa spiegare parte del beneficio.

Anche la stabilizzazione o regressione della placca coronarica ( o entrambe ) potrebbero avere un ruolo.
La minore incidenza di arresto cardiaco e morte cardiaca osservata con Icosapent etile rispetto a placebo potrebbe supportare tale meccanismo.

E' anche possibile che l'Icosapent etile abbia un effetto antinfiammatorio, come dimostrato dalla riduzione della PCR ( proteina C-reattiva ).

Uno studio multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo ha coinvolto pazienti con malattia cardiovascolare stabilita o con diabete e altri fattori di rischio, che avevano ricevuto terapia con statine e che presentavano un livello di trigliceridi a digiuno da 135 a 499 mg per decilitro ( da 1.52 a 5.63 mmol per litro ) e un livello di colesterolo LDL da 41 a 100 mg per decilitro ( da 1.06 a 2.59 mmol per litro ).

I pazienti sono stati randomizzati a ricevere 2 g di Icosapent etile due volte al giorno ( dose giornaliera totale, 4 g ) oppure placebo.

L'endpoint primario era un composito di morte cardiovascolare, infarto miocardico non-fatale, ictus non-fatale, rivascolarizzazione coronarica o angina instabile. L'endpoint secondario chiave era un composito di morte cardiovascolare, infarto miocardico non-fatale o ictus non-fatale.

Sono stati arruolati in totale 8.179 pazienti ( 70.7% per la prevenzione secondaria di eventi cardiovascolari ) e sono stati seguiti per una mediana di 4.9 anni.

Un evento di endpoint primario si è verificato nel 17.2% dei pazienti nel gruppo Icosapent etile, rispetto al 22.0% dei pazienti nel gruppo placebo ( hazard ratio, HR=0.75, P minore di 0.001 ); le percentuali corrispondenti dell'endpoint secondario chiave erano dell'11.2% e del 14.8% ( HR=0.74, P minore di 0.001 ).

I tassi di endpoint ischemici aggiuntivi, valutati secondo uno schema gerarchico prestabilito, erano significativamente inferiori nel gruppo Icosapent etile rispetto al gruppo placebo, compreso il tasso di morte cardiovascolare ( 4.3% vs 5.2%, HR=0.80; P=0.03 ).

Una percentuale maggiore di pazienti nel gruppo Icosapent etile rispetto al gruppo placebo sono stati ospedalizzati per fibrillazione atriale o flutter ( 3.1% vs 2.1%, P=0.004 ). Gravi eventi emorragici si sono verificati nel 2.7% dei pazienti nel gruppo Icosapent etile e nel 2.1% nel gruppo placebo ( P=0.06 ). ( Xagena_2019 )

Fonte: The New England Journal of Medicine, 2019

Xagena_Medicina_2019