Studio ELISA II: il pre-trattamento con la triplice terapia antiaggregante migliora la perfusione del vaso bersaglio nei pazienti con sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento ST


L’Aspirina ed il Clopidogrel ( Plavix ) hanno dimostrato di essere efficaci nel trattamento della sindrome coronarica acuta ( ACS ).

I pazienti ad alto rischio con sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento ST possono trarre beneficio dall’aggiunta di un inibitore della glicoproteina ( GP ) IIb/IIIa.

Nei pazienti a basso rischio che devono essere sottoposti ad intervento coronarico percutaneo ( PCI ), che ricevono Aspirina e Clopidogrel ad alto dosaggio ( 600 mg ), l’aggiunta di un inibitore GP IIb/IIIb, come Abciximab ( ReoPro ) oppure Tirofiban ( Aggrastat ), non sembra produrre effetti benefici aggiuntivi.

Tuttavia nessuno studio ha esaminato l’effetto dell’inibitore GP IIb/IIIa nei pazienti con sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento ST ( NSTE ACS ).

Lo studio ELISA II è stato disegnato per confrontare l’associazione di due farmaci antiaggreganti piastrinici ( Aspirina e Clopidogrel/600mg ) con quella con tre farmaci antiaggreganti piastrinici ( Aspirina, Clopidogrel/300mg, Tirofiban ) nei pazienti con NSTE ACS, da sottoporre ad angiografia coronarica.

Lo studio ha riguardato 328 pazienti.

L’end point primario era rappresentato dalla dimensione enzimatica dell’infarto, mentre l’end point secondario era rappresentato dal flusso dell’arteria coronarica epicardica ( flusso TIMI ) a livello del vaso target.

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale al trattamento con due antiaggreganti piastrinici ( n = 166 ) o con tre ( n = 162 ).

L’angiografia coronarica è stata eseguita nel 98% dei pazienti, mentre la dimensione enzimatica dell’infarto è stata valutata nell’89% dei pazienti.

Nessuna significativa differenza nella dimensione dell’infarto è stata riscontrata tra i gruppi.

L’incidenza di flusso TIMI 3 a livello della lesione target è risultata più elevata tra i pazienti che hanno ricevuto la triplice terapia ( 67% versus 47%; p = 0,001 ).

E’ stato inoltre osservato un forte trend verso una maggiore sopravvivenza libera da eventi ( infarto miocardico, morte ) sia a 96 ore che a 30 giorni dopo la randomizzazione nel gruppo trattato con i 3 farmaci antiaggreganti piastrinici.

Lo studio ELISA II ha mostrato che nei pazienti con sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento ST, il pre-trattamento con la triplice terapia antiaggregante ( Aspirina, Clopidogrel/300 mg, Tirofiban ) presenta un trend verso la riduzione della dimensione enzimatica dell’infarto ed è associato ad una migliore perfusione del vaso target.( Xagena_2005 )

Fonte: European Society of Cardiology ( ESC ) Congress, 2005



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