L’anemia preoperatoria è indipendentemente associata ad outcome avverso durante intervento di cardiochirurgia


L’anemia preoperatoria è un importante fattore di rischio per la trasfusione di eritrociti prima di un intervento chirurgico, che può essere associata a morbidità e mortalità postoperatoria.

Tuttavia, non è stato completamente chiarito se l’anemia preoperatoria è anch’essa un fattore di rischio indipendente per gli outcome avversi dopo intervento chirurgico al cuore.

Ricercatori dell’University of Toronto in Canada, hanno raccolto i dati di 3.500 pazienti consecutivi, sottoposti a cardiochirurgia nel corso del 2007 presso 7 ospedali.

E’ stata valutata la prevalenza dell’anemia preoperatoria, definita come valore di emoglobina inferiore a 12,5 g/dL e la sua relazione all’outcome composito di morte ospedaliera, ictus, o danno renale acuto.

La prevalenza generale di anemia preoperatoria è stata del 26% con valori varianti dal 22% al 30%.

Dopo l’esclusione dei pazienti che presentavano anemia preoperatoria grave ( emoglobina inferiore a 9.5 g/dL ) o insufficienza renale preoperatoria, e di quelli sottoposti ad intervento chirurgico d’emergenza, l’outcome composito è stato osservato nel 7.5% dei pazienti ( 247 di 3286 ).

L’odds ratio ( OR ) aggiustato è stato pari a 2.0 e di 1.8, in base a due diverse metodologie statistiche.

Dallo studio è emerso che l’anemia preoperatoria è indipendentemente associata ad outcome avversi dopo cardiochirurgia. ( Xagena_2008 )

Karkouti k et al, Circulation 2008; 117 : 478-484



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