Malattia cardiaca congenita: impatto della disfunzione renale sulla mortalità nei pazienti adulti


L’insufficienza renale nei pazienti con cardiopatia ischemica ed insufficienza cardiaca acquisita è associata a più alta mortalità e morbidità.

E’ stata studiata la prevalenza di disfunzione renale nei pazienti adulti con malattia cardiaca congenita, e la sua relazione con l’outcome ( esito ).

Lo studio ha riguardato 1.102 pazienti adulti con malattia cardiaca congenita, di età media 36 anni.

I pazienti sono stati divisi in gruppi in base ai valori della velocità di filtrazione glomerulare: a) GFR normale: maggiore o uguale a 90 mL/min/1.73 m2; b) GFR: leggermente alterata da 60 a 89 mL/min/1.73 m2; e c) GFR moderatamente / gravemente alterata: maggiore di 60 mL/min/1.73m2.

Il periodo osservazionale mediano è stati di 4.1 anni, durante il quale 103 pazienti sono deceduti.

La disfunzione renale era lieve nel 41% dei pazienti, e moderata/grave nel 9%.

Una riduzione della velocità di filtrazione glomerulare è risultata più comune tra i pazienti con fisiologia di Eisenmerger, di questi il 72% ha presentato una velocità di filtrazione glomerulare ridotta ( < 90 mL/min/1.73 m2, p< 0.001 rispetto agli altri pazienti ), e nel 18% era moderata/grave ( p=0.007 ).

La disfunzione renale ha avuto un sostanziale impatto sulla mortalità ( hazard ratio pesato per il propensity score: 3.25; p=0.002 per la velocità di filtrazione glomerulare moderatamente / gravemente alterata versus normale ). ( Xagena_2008 )

Dimopoulos K et al, Circulation 2008; 117 : 2320-2328



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