Ridotto rischio di cardiopatia ischemica fatale e di mortalità generale con l’attività fisica nel tempo libero e l’assunzione di alcol settimanalmente


Ricercatori danesi hanno determinato l’influenza combinata dell’attività fisica nel tempo libero e dell’assunzione di alcol sul rischio di cardiopatia ischemica fatale e di mortalità per tutte le cause.

Lo studio prospettico di coorte ha riguardato 11914 soggetti di 20 anni o oltre, senza preesistente cardiopatia ischemica.

Nel corso del periodo osservazionale di 20 anni, si sono avuti 1242 casi di malattia cardiaca ischemica fatale, e 5901 soggetti sono andati incontro a mortalità per tutte le cause.

L’essere fisicamente attivi è risultato associato a più bassi valori di hazard ratio ( HR ) sia di cardiopatia ischemica fatale che mortalità per tutte le cause, rispetto ai soggetti fisicamente inattivi.

Inoltre, l’assunzione settimanale di alcol è risultata inversamente correlata alla cardiopatia ischemica fatale, e presentava un’associazione a forma di U con la mortalità per tutte le cause

I non-bevitori avevano il più alto rischio di cardiopatia ischemica fatale, mentre i non-bevitori ed i forti bevitori presentavano il più alto rischio di mortalità per tutte le cause.

L’inattività fisica era associata al più alto rischio sia di cardiopatia ischemica fatale che di mortalità generale entro ciascuna categoria di assunzione settimanale di alcol.

Il rischio sia di malattia cardiaca ischemica che di mortalità per tutte le cause è risultato basso tra i soggetti fisicamente attivi, che avevano un moderato consumo di alcol.

Lo studio ha dimostrato che l’attività fisica nel tempo libero e la moderata assunzione di alcol settimanalmente sono importanti per abbassare il rischio di cardiopatia ischemica fatale e di mortalità generale. ( Xagena_2008 )

Ostergaard Pedersen J et al, Eur Heart J 2008; 29: 204-212



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