Rischio trombosi associato agli stent a rilascio di farmaci


Nel corso del World Congress of Cardiology sono emersi timori sulla sicurezza nel lungo periodo degli stent a rilascio di farmaci.

Gli stent a eluizione di farmaco sono entrati nell’uso alcuni anni fa e sono stati presentati come un avanzamento rispetto agli stent di metallo nudo.
In realtà, in alcuni soggetti, gli stent a rilascio di farmaci possono favorire la formazione di trombi, con esito talvolta fatale.

Sono circa 6 milioni le persone nel mondo alle quali sono stati impiantati gli stent medicati.

Uno studio che ha monitorato 8.146 pazienti ha trovato che coloro ai quali era stato impiantato uno stent medicato presentavano un aumentato rischio di trombosi potenzialmente fatale.
I dati dello studio sono stati confermati da altre 2 revisioni.

Gli stent a rilascio di farmaci di prima generazione sarebbero associati ad un maggior rischio di trombosi rispetto agli stent di metallo nudo nel corso dei primi 3 anni dopo l’impianto.

Secondo Steven Nissen, presidente dell’American College of Cardiology e direttore del Dipartimento di Cardiologia della Cleveland Clinic, la notizia è di grande rilievo e mette in discussione l’impiego di questi stent.

Il primo allarme riguardo al rischio di trombosi associata agli stent a eluizione di farmaco era stato lanciato nel 2005 da Cristoph Kaiser dell’Ospedale Universitario di Basilea. ( Xagena_2006 )

Fonte: World Congress of Cardiology, 2006




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